News

20.10.2011
La consapevolezza del corpo
di Alessandra Callegari

Quanto siamo consapevoli del nostro corpo? Quanto lo sentiamo? Com’è il contatto con il nostro corpo, prima ancora di quello con il corpo degli altri?

Quanto siamo consapevoli del nostro corpo? Quanto lo sentiamo? Com’è il contatto con il nostro corpo, prima ancora di quello con il corpo degli altri?
Sono domande alle quali molti di noi hanno difficoltà a rispondere. Per alcuni, il corpo, lungi dall’essere la realtà prima di manifestazione della vita, è un’appendice, quasi un “corpo estraneo” e misterioso. Vedremo che a seconda della nostra struttura caratteriale e del nostro enneatipo,il corpo può addirittura non essere percepito, se non in parte; può essere difficile descriverlo, rappresentarlo, persino immaginarlo.
Il vissuto del corpo ha un’importanza fondamentale per la nostra salute nel suo complesso. Corpo è possibilità di conoscere, di agire, è scoperta del mondo, è incontro con l’altro, è sessualità…
Corpo implica acquisizione, costruzione, consapevolezza di una specifica identità. Ma corpo è anche, a volte, troppo spesso, ingombro, disagio, malattia e ostacolo nel rapporto con gli altri.
Noi abitiamo il nostro corpo, o meglio, noi siamo corpo: per assurdo, questo ad alcuni di noi sembra strano, soprattutto in una società come quella nella quale viviamo, così frenetica e stressante, nella quale siamo poco abituati a essere in contatto col corpo. Viviamo in una società che non insegna a conoscere, ad abitare, a curare (nel senso di prendersene cura) il corpo; a scuola impariamo nozioni sulle guerre puniche, il dolce stil novo, l’economia della Nuova Zelanda… ma non ci viene insegnato a respirare in modo sano, a mangiare quello che è buono per noi, a muoverci per mantenerci in salute. Né a relazionarci con un partner, a vivere bene la sessualità, a crescere dei figli. Non ci viene insegnato a vivere, a stare bene, a essere felici!
Siamo più abituati a curare l’immagine del corpo: andiamo in palestra, ci trucchiamo, ci vestiamo in un certo modo, ci facciamo belli convinti che il corpo, così come viene visto dagli altri, sia importante, e siamo invece molto poco attenti a curare, o meglio a prenderci cura, del corpo che abitiamo, che siamo. È il corpo che possiamo toccare e sentire, del quale percepiamo le emozioni anche attraverso i gesti che facciamo: un corpo che ha una sua energia, un suo spazio, che
possiamo sentire intorno a noi proprio mentre lo abitiamo nel nostro quotidiano.
Proviamo proprio a fare questo: permettiamoci di sentire che il nostro corpo va ben oltre nostre mani, la nostra testa, e che occupa uno spazio energetico più vasto, che possiamo percepire se facciamo un ampio movimento circolare con le braccia e “occupiamo” lo spazio intorno a noi, a distanza, appunto, di braccia. Sopra, sotto, di lato, tutt’intorno a noi.
Avere consapevolezza del corpo significa anche avere consapevolezza dell’energia corporea che abbiamo, un’energia che si manifesta in particolare quando incontriamo gli altri, nel nostro quotidiano, visto che nella nostra vita siamo sempre in relazione con qualcuno e con il mondo attraverso il corpo: con la postura, i gesti, le espressioni del viso, la voce, lo sguardo.
La “conoscenza del corpo” è una capacità cognitiva, indica un “sapere come è fatto il proprio corpo”, ed è diversa dalla “coscienza o consapevolezza corporea”. Come arriviamo a una coscienza del nostro corpo? Come possiamo sentirlo o percepirlo?

Link e documenti da scaricare

Galleria Fotografica

 

« indietro