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10.02.2012
Progetto Prefettura.
Dr.ssa Giorgia Albani

Sintesi descrittiva programmi Prefettura.

Progetto Prefettura.
Sintesi descrittiva programmi Prefettura.
Premessa
Lo strumento principale di cura del servizio multidisciplinare integrato è l’equipe in quanto corpo unico di intervento. Le varie professionalità che compongono il gruppo di lavoro sono amalgamate per ottenere uno strumento flessibile e puntuale nella presa in carico delle persone e nella definizione dei progetti riabilitativi. Se si parte dal paradigma della presa in carico della persona e non solo del sintomo è fondamentale che l’equipe lavori per la persona in senso globale come se fosse un ente unico nella specificità delle professionalità di ognuno.
Nella fattispecie del percorso Prefettura in cui la presa in carico trattamentale ha la specificità di un intervento preventivo specifico, il focus è posto sulla modalità di accoglienza della totalità della persona senza una stigmatizzazione patologica a priori.
L’approccio dell’equipe è l’uso della relazione abile e strutturata(Reflecting) che sviluppa l’autoconsapevolezza, l’accettazione delle emozioni, la crescita e delle risorse personali. L’intervento può essere mirato alla definizione e soluzione di problemi specifici, alla presa di decisioni, ad affrontare i momenti di crisi, a confrontarsi con i propri sentimenti e i propri conflitti interiori o a migliorare le relazioni con gli altri. Il nostro ruolo è quello di facilitare il lavoro dell’utente in modo da rispettarne i valori, le risorse personali e la capacità di autodeterminazione.

Nel dettaglio la presa in carico per gli 8 incontri per i progetti normali ed i 4 incontri per i progetti brevi sono strutturati in interventi di:

1-visita medica con counseling sanitario con l’obiettivo di un inquadramento diagnostico generale,più l’impostazione dei controlli urinari sulle maggiori sostanze d’abuso(un controllo a settimana).

2-Counseling più intervento educativo in cui partendo dalle risorse dell’utente si avvia un percorso olistico sulla propria percezione di sé; con l’obiettivo di fornire ad essi opportunità e sostegno affinché sviluppino le loro risorse e affinché promuovano il proprio benessere come individui e come membri della società affrontando specifiche difficoltà o momenti di crisi. Questo nell’ottica delle linee guida di prevenzione specifica in cui vengono indicati il benessere individuale e la capacità di formulare un buon esame di realtà, come risorse di contrasto all’abuso di sostanze.


Alcuni dati:

• Nel 2010 sono stati presi in carico 61 maschi e 7 femmine per un totale di 68 percorsi Prefettura.


• Nel primo semestre del 2011 sono iniziati 55 percorsi di cui 52 maschi e 3 femmine.
• Di questi percorsi sono stati avviati 10 programmi brevi(con tirocinio) di cui 4 sono terminati in modo positivo ed altri attualmente in corso.

• In totale sono terminati positivamente ad oggi 85 percorsi Prefettura e 9 percorsi si sono conclusi in modo negativo.


Alcune considerazioni

1-L’intervento collegiale delle varie figure professionali hanno permesso un approccio relazionale di comunità in cui il luogo diventa spazio aperto di continuità con il “fuori”,infatti, spesso i Soggetti vengono accompagnati da figure parentali o amicali i quali vengono coinvolti nei processi relazionali. Ed in ogni caso dove è possibile si cerca la collaborazione della famiglia.

2-Si è pienamente consapevoli che una problematica così grave non trova soluzioni a breve termine, ma sicuramente un buon approccio apre la strada ad un anticipo possibile di cura.


Prospettive future

Partendo dal paradigma che una persona o famiglia consapevole di sé e della realtà che la circonda, ha più possibilità di sviluppare resistenza all’abuso di sostanze o di comportamenti tossico manici, è auspicabile un intervento più incisivo in tale senso.

Un esempio: Nel programma Prefettura dare indicazione che c’è la possibilità di partecipare ad un gruppo famiglia nell’ora serale presso il servizio.
Il gruppo verrà gestito in una modalità somato-relazionale senza categorizzazioni di età o di patologie conclamate.

Un esempio: studiare la fattibilità per i giovani di effettuare brevi percorsi di comunità dedicati solo a loro, in cui la dimensione della condivisione per un paio di settimane, possa agire da perno per un cambiamento nella visione del mondo, verso un adattamento più funzionale.


Responsabile SMI
Dott.Giorgia Albani

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